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23 gennaio 2012

T come terrore, ma anche come tristezza

I T-rex non erano cattivi, erano semplicementi frustrati.
Castigati e derisi dalla natura. Tanta potenza, forza, terrore e poi, minuscole braccia.
Al loro posto come vi sareste sentiti?
Non potersi abbracciare l'un l'altro e non poter abbracciare nemmeno i propri cuccioli.
Gli stessi cuccioli che a scuola venivano presi in giro perchè non riuscivano ad allacciarsi le stringhe delle scarpe.
Questo deplorevole fenomeno colpiva anche i loro grandi scienziati. Venivano derisi a tutte le conferenze non appena era il loro turno di illustrare alla lavanga le proprie teorie. Quel muso così minaccioso ma così grande da essere di impiccio alla lavagna, con quelle braccia.
Anche i genovesi li sbeffeggiavano.
"E poi saremmo noi i braccini corti?" Seguivano sempre sonore risate.
Per non parlare dei drammi adolescenziali dei giovani T-rex che arrivati ormai alla pubertà non potevano nemmeno masturbarsi.
Alle feste venivano sempre derisi, erano soliti rovesciarsi addosso il drink e perdere tutte le partite alla Wii.
Perdevano pure ai giochi più banali come carta-forbice-sasso.
"Mi spiace, sasso batte forbice.Ancora."
L'arrivo del periodo Western segnò la decimazioni della loro specie. A decine, centinaia, ne morirono durante i duelli a fuoco, senza essere mai riusciti a estrarre la pistola dalla fondina per poter sparare almeno un colpo.
Per forza poi uno diventa cattivo.

3 commenti:

  1. Oddio, questa è davvero carina, ma è opera tua?

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    Risposte
    1. Grazie. :)
      Si è opera mia, così come del resto lo sono anche tutti gli altri post. Tutta farina del mio sacco! ;)

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  2. Questo è tipo uno dei best post EVER :DDDDDD.
    No, aspetta, sto ridendo dei T-Rex. Non dovrei. Poveri.

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