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1 luglio 2014

Credeghe

Ci sono svariate credenze. Ci sono credenze sull'alcol e credenze piene di alcol.
Alle persone piace affidarsi alle credenze, per sicurezza. Così come lo zio si affida alla bottiglia di Jack Daniel's, nascosta dentro la credenza.
Le credenze nascondono sempre un fondo di verità o di Grappa al Mirtillo. Le credenze uniscono le persone, come lo Spumante alle lauree.
Alcune persone credono e altre se la credono troppo, ma in ogni caso l'importante è esserne convinti.
Le persone credono nei loro sogni nel cassetto. Io credo che i  miei siano in una credenza. Da qualche parte tra una bottiglia di Rhum al Miele e una di Blue Curaçao.



19 giugno 2014

Le Dodolimpiadi

Il mondo sta cambiando, la società sta cambiando e con loro il mondo dello sport. A ogni Olimpiade vengono introdotti nuovi sport nel paniere Istat del Comitato Olimpico Internazionale, potevamo non occuparcene? Certo, avremmo potuto, ma è uno sporco lavoro e qualcuno deve pur farlo. Pertanto ci occuperemo sia delle Olimpiadi invernali che di quelle estive, perché il Dodo va bene per tutte le stagioni.

Bando alle ciance! Ecco a voi i prossimi sport che cercheranno di entrare alle Olimpiadi:

1) Salto del Pasto: Nonostante le aspre polemiche sulla sua pericolosità e sul carattere diseducativo questo sport è riuscito comunque ad affermarsi nella nostra società. Disciplina prettamente femminile nella quale si affrontano due squadre di 3 elementi, generalmente modelle. Vince la squadra la cui modella resisterà (o le cui modelle resisteranno) più a lungo alle tentazioni culinarie cucinate dalle avversarie. È una disciplina molto dura dal punto di vista psicofisico, la forza di volontà viene messa a dura prova. Le prelibatezze culinarie spesso si rivelano un'arma a doppio taglio. Questo sport ha preso piede in tutto il mondo e i più famosi tornei internazionali, della durata di una settimana, sono quelli di Milano, Parigi e New York.

2) Sollevamento Polemica: Sport secolare e che non passa mai di moda. Trova la sua genesi nel Mediterraneo dove è praticato fin dall'Antica Grecia dai tempi delle Polis (a questo sport si deve la nascita dell'espressione "Fuck the Polis"). Sport di tradizione popolare e per questo ostracizzato dalle varie dittature e regimi totalitari che si sono susseguiti nella storia. L'Italia vanta una forte tradizione e grandi campioni, come il fuoriclasse Vittorio Sgarbi. Famosa è anche la cantera italiana gestita dal talent scout Maria De Filippi, sempre a caccia di nuovi giovani talenti. Le gare si svolgono uno contro uno e il vincitore è decretato da una giuria popolare attraverso un sofisticato strumento tecnologico, l'applausometro.

3) Cento Metri Piano: La sua origine è incerta ed è compresa in un periodo che va dallo 0 al 33 d.c.. Sport controverso sul quale il CIO non ha ancora preso una decisione unanime. Da una parte i portavoce dei paesi musulmani si oppongono fermamente all'introduzione di questo sport che trova le sue radici nel Cristianesimo. È infatti in Giudea che vengono disputate le prime gare. Numerosi Giudei si sfidavano a percorre 100 metri nel maggior tempo possibile al grido di "gli ultimi saranno i primi". Sport poco spettacolare, ma di grande impegno nervoso, con gare dalle durate estenuanti e per questo, forse, poco "televisivo
". Storicamente gli antichi romani hanno cercato di farla passare come la loro invenzione, ma tramite la consultazione di antichi testi si è scoperto che l'inventore è un tale J.C.. J.C. fu anche il primo allenatore della Nazionale della Giudea che riuscì a far qualificare tutti e 12 i suoi atleti al primo storico meeting internazionale. Questa nazionale è giudicata in modo unanime come la più forte che questo sport abbia mai visto. Nazionale che vanta record tutt'ora imbattuti.

4) Combinata con la Nordica: Sport invernale, da praticarsi sia indoor che all'aperto. È uno sport molto seguito, specialmente dal popolo di internet. In rete è possibile trovare numerosi video di gare sia amatoriali che professionistiche. In molti sognano di riuscire a praticare questo sport, ma fin dai settori giovanili risulta essere molto complicato e solo in pochi riescono a sfondare. È uno sport che rispecchia in pieno lo spirito decubertiano delle Olimpiadi, dove l'importante non è vincere, ma partecipare. Già il parteciparvi è per molti motivo di vanto. Le squadre sono composte da coppie, un maschio e una femmina, le quali, a turno, devono riuscire ad approcciare una ragazza del Nord Europa, entro un tempo limite. La vittoria viene assegnata sulla base del punteggio dato da una giuria che valuta il comportamento della coppia. Nel comportamento della coppia rientrano parametri come la collaborazione e il metodo di approccio alla nordica. Punti extra possono essere attribuiti se il terzetto riesce a mettere a segno elementi tecnici rilevanti. È uno sport seguito specialmente dal pubblico maschile, nonostante le squadre siano miste. In questa disciplina sono molto forti i paesi africani, latini e mediterranei che piazzano spesso squadre sul podio, a differenza di altre nazioni, come quelle orientali, che non vantano un grande palmares.


10 giugno 2014

Un post pacco

Oggi inauguriamo le interviste del Dodo parlando di pacchi.
Potevamo intervistare Paolo Bonolis, Rocco Siffredi, ma abbiamo deciso di interpellare colui che per primo si è immerso nel magico mondo dei pacchi, diventando una star a livello mondiale: Babbo Natale.

Buongiorno Signor Natale, posso chiamarla Babbo?

"Certamente!"

Iniziamo subito con la prima domanda. Come ha iniziato ad occuparsi di pacchi e della loro distribuzione?

"Era una fredda notte di un 24 Dicembre, una di quelle sere che vorresti tanto passare al cinema. Fu in quell'occasione che ricevetti il pacco da tutti i miei amici. Così finì per rimanere a casa e da quel momento decisi che sarei stato io a distribuire i pacchi."

Quindi una sorta di reazione, di vendetta?

"Con il senno di poi direi di si. Anzi, ora che me lo ricorda dovrei riconsegnare a Poi il suo senno. Lo farò, poi."

Leggo dalla sua autobiografia, intitolata "Una vita un po' pacco", che gli inizi furono difficili.

"Si, era un lavoro molto impegnativo e di concetto. Era difficile trovare sempre nuove idee per pacchi sempre diversi. Tutta questa mole di lavoro, di distribuzione di pacchi mi portò a perdere diversi amici. Mi rimproveravano il fatto che non uscivo più e che non avevo mai tempo per loro. Nemmeno per una birra mi facevo vedere."

Poi però il lavoro inizia a girare e ottiene sempre maggiori soddisfazioni. Mi dica, dall'alto della sua esperienza, quali possono essere i modi più comuni per consegnare un pacco?

"Per consegnare un pacco si può partire da lontano, facendo giri su giri, senza neppure nominarlo mai il pacco, ma in men che non si dica l'altra persona capirà e si troverà il pacco consegnato. Si possono tirare in ballo delle scuse, alla fine serve solo un pretesto per la consegna di un pacco. Oppure si può sparire, senza dire una parola, semplicemente lasciando il pacco in bella vista."

Com'è cambiato il modo di consegnare i pacchi attraverso gli anni?

"Una volta bisognava farlo di persona o comunque mandare qualcuno che facesse, in qualche modo, da ambasciatore. I mezzi di comunicazione erano lenti e spesso incerti, le poste non erano affidabili e molti cercavano di sfruttare questa cosa. Oggigiorno, nell'era di internet, è tutto diverso, i mezzi di comunicazione sono molteplici e istantanei è difficile fare finta di niente. Bisogna farsi venire continuamente idee nuove e in tempi sempre più stretti. La consegna dei pacchi è diventata quasi istantanea."

Cosa succede nella testa di una persona quando dà o riceve un pacco?

"Tendenzialmente sono sempre le persone più decise a consegnare i pacchi. Solitamente chi non è così sicuro tende, nel dubbio, a non farlo. Per chi invece riceve il pacco si tratta di un momento di consapevolezza, spesso ricevere un pacco si trasforma in una sorta di illuminazione. Sono numerosi i casi di persone che dopo l'ennesimo pacco prendono decisioni più o meno importanti o più o meno giuste e tempestive."

Qual è stato il suo pacco più difficile da consegnare?

"È sempre quello che verrà. Anche per un esperto, con il passare del tempo, è sempre difficile trovare nuove idee e motivazioni per consegnare un bel pacco."

Sa prima che arrivasse ho temuto che mi tirasse un pacco.

*ride*

Ora vorrei fare un gioco con lei, caro Babbo. Lei ha sempre consegnato pacchi, ma qui le abbiamo preparato tre pacchi. Tiro su la lampo dei pantaloni e ne abbiamo due. Quale sceglie?

"Il più  leggero che solitamente è quello che mi interessa meno."

Ottima scelta.

"Ovviamente, sono l'esperto."

Babbo la ringrazio per questa intervista.

"È stato un piacere."

A rivederci! Perché ci terrei molto a rivederla!

"Settimana prossima dovrei essere nuovamente da queste parti. L'aggiungo su Facebook, così poi ci sentiamo e ci organizziamo per bene, con calma."

Inutile dire che non si è fatto sentire e che non l'ho più rivisto.



9 dicembre 2013

Aspetta e spera

La vita ha diversi aspetti. Aspetti che non ti aspetti. Quelli che ti aspetti, invece, sono ad aspettarti, ma sempre un po' più in là.
Come se poi sapessimo cosa aspettiamo.
Tutti aspettano qualcosa, o qualcuno, e tutti si aspettano qualcosa dal prossimo. E se poi non arriva tanto si era detto di aspettarsi qualcosa dal prossimo, non da questo. E così lo si aspetta, il prossimo
Ci si potrebbe aspettare sempre il peggio, ma al peggio non si è mai pronti. Al peggio non c'è mai limite.
Per non sbagliarsi, meglio non aspettarsi niente. Meglio non aspettarsi l'un l'altro. Meglio non aspettarsi niente, né dall'uno né dall'altro.
Meglio non aspettarsi, tanto uno rimarrà sempre indietro. Non occorre nemeno aspettare una risposta per la quale non si è pronti. Non si può essere pronti a qualcosa che non ci si aspetta.
"Quando partono le rondini lasciale andare. Non domandare più che ragione c'è."
-Baustelle-
 

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